Misurina è un quadro meraviglioso dove una corona di cime dolomitiche (Piz Popena, Gruppo del Cristallo, Tre Cime di Lavaredo, Sorapiss, Cadini e Marmarole) si specchiano vanitose nel lago alpino naturale più grande del Cadore. Un trionfo di bellezza che invade gli occhi e appassiona l’anima. Un luogo fiabesco che, qualunque sia la stagione dell’anno, offre un mare di possibilità ed esperienze per qualsiasi tipo di viaggiatore.

veneto montagna dolomiti lago di misurina

Sport di montagna, visite a siti di grande rilevanza storica, percorsi meditativi e soggiorni curativi: il lago di Misurina è una meta dove corpo e mente si riallineano, grazie all’equilibrio perfetto tra la bellezza naturale del paesaggio e la particolarità del microclima che, in questo luogo nel cuore delle Dolomiti, è particolarmente benefica. L’elevata altimetria, la scarsissima umidità dell’aria e la bassa concentrazione di antigeni, hanno reso Misurina famosa e proprio sul lago sorge uno dei pochissimi centri al mondo per la cura e la riabilitazione delle patologie respiratorie infantili. 


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Se d’inverno è la meta perfetta per sciatori e pattinatori, che si dilettano sullo specchio d’acqua interamente ghiacciato, d’estate è la base di partenza perfetta per escursionisti amatoriali ed esperti. Dal lago di Misurina si può partire in escursione verso la catena dei Cadini di Misurina; oppure si può salire con la seggiovia al Col del Varda; raggiungere il monte Piana, il museo a cielo aperto sulla Prima Guerra Mondiale; si può fare il giro ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo e il Sorapiss.

Trincee Prima guerra mondiale – monte Piana

Indubbiamente, però, la prima cosa che si fa una volta giunti a Misurina è dedicare del tempo alla rilassante passeggiata lungolago, respirandone l’aria balsamica e lasciando che la mente vaghi tra gli scenari delle leggende che ammantano la storia del meraviglioso lago. Incastonato tra le vette dolomitiche, a 1754 metri sopra il livello del mare, il lago di Misurina deve il suo nome all’espressione “meso ai rin”, che significa letteralmente “in mezzo ai ruscelli”, poiché in passato si credeva che la Piave e l’Adige nascessero proprio dal lago di Misurina.

In realtà, però, ci sono diverse storie e leggende legate al meraviglioso specchio d’acqua alpino, delle quali due sono le più quotate. La prima e più famosa è quella resa nota da una canzone di Baglioni: la leggenda di re Sorapiss e della figlia Misurina, secondo la quale il lago nasce dalle lacrime del disgraziato re che, per assecondare i capricci dell’amata e bisbetica figlioletta, acconsentì a farsi trasformare in montagna (Sorapiss) dalla fata del monte Cristallo.

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Monte Cristallo

In cambio del sacrificio paterno, Misurina ottenne uno specchio magico ma, proprio mentre il padre subiva la trasformazione, la fanciulla, sopraffatta dall’altezza della cima in formazione, perse l’equilibrio e cadde. Il re, ormai montagna, aveva ancora gli occhi, dai quali, ultimo atto dell’umanità perduta, sgorgarono copiose lacrime di dolore per la perdita di Misurina. Quelle lacrime, divenute torrenti, formarono il bel lago.

Gruppo Sorapiss

Un’altra versione della medesima leggenda, vuole che lo specchio donato a Misurina dalla fata, al prezzo della trasformazione del re in montagna, fosse proprio il grande lago. Secondo un’altra storia, invece, Misurina, figlia di un ricco mercante, era una delle fanciulle del paese Auronzo scelte dai compaesani come sacrificio annuale per imbonire il temuto stregone che viveva sulle montagne.

Dopo diverse peripezie, e grazie all’aiuto delle altre ragazze regalate al malvagio essere e da lui trasformate in pipistrelli, Misurina riuscì a liberarsi dalla prigionia. Durante la fuga la giovane usò tre oggetti magici per impedire allo stregone di raggiungerla, in ultimo un fazzoletto che, gettato a terra, si trasformò nel grande lago, facendo annegare l’oscuro signore.

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