La Grecia ‘non si fida’ degli italiani, almeno per il momento. Atene riflette su una delle ‘etnie’ di turisti che più è innamorata delle sue coste e delle sue isole. Recentemente il govorno greco ha stilato un cronoprogramma della ripresa del settore turistico. È delle ultime ore, invece, una sorta di white list con la nazionalità dei turisti che la Grecia è pronta ad accogliere dal 15 giugno.
Alla base della scelta, che non ha mancato di sollevare polemiche nel panorama poilitico italiano, c’è la situazione coronavirus. La Grecia è riuscita egregiamente a contenere la diffusione del Covid-19 sin dalle prime avvisaglie della pandemia: finora il paese degli Dei e delle isole incantate ha registrato poco meno di tremila casi con 175 decessi. Il timore, dunque, è che in onore del Pil – da sempre stimolato dalla voce turismo – si possa importare il virus attraverso i turisti.
Di qui alla lista di turisti ammessi, a seconda del paese di provenienza. Sono 29 e tra questi l’Italia non è nell’elenco stilato dal ministero del Turismo. Almeno per ora giacché è possibile un aggiornamento per il 1 luglio. Secondo il ministero, i turisti stranieri potranno entrare in Grecia dagli aeroporti di Atene e di Salonicco e questo getta dubbi sulla conferma di voli diretti, per esempio alle principali isole, senza scalo.
I turisti fortunati, in base alla lista del ministero, sono quelli che arrivano Albania, Australia, Austria, Nord Macedonia, Bulgaria, Germania, Danimarca, Svizzera, Estonia, Giappone, Israele, Cina, Croazia, Cipro, Lettonia, Libano, Lituania, Malta, Montenegro, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud, Ungheria, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Finlandia, Israele. Ma anche Cina e Giappone.
Gli italiani attendono di capire se dovranno riprogrammare le vacanze estive 2020, compresi quelli che hanno già una prenotazione in tasca da mesi.
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