Mica solo ragni e bachi: cibi e piatti più insoliti in giro per il mondo. Per stomaci (e occhi) forti

Beondegi, Korean silkworm

C’è chi rabbrividisce solo al pensiero di mangiare la tipica ‘trippa’ italiana, ma fidatevi… Non è nulla rispetto all’offerta culinaria internazionale. Ecco i cibi più insoliti del mondo che potete, nel caso ne aveste il coraggio, provare durante i vostri viaggi. Avviso importante: leggete i prossimi paragrafi solo se avete palati coraggiosi e stomaci resistenti!

Cibi ‘strani’: lo squalo ‘putrefatto’ in Islanda

La prima tappa è l’Islanda. Ricetta tipica di questo paese è l’Hákarl, cioè lo squalo fermentato (vale a dire la carcassa di squalo in decomposizione): la sua carne viene conservata sotto terra da tre a sei mesi e pressata con pietre, in modo da far uscire tutti i liquidi velenosi che permettono normalmente all’animale di sopravvivere nelle acque gelide dell’Islanda. Successivamente, la carne viene appesa e poi servita a pezzi. Si dice abbia un forte odore di ammoniaca ed un “intenso sapore di pesce”. 


Ragni fritti in Cambogia

I ragni fritti sono un “must” della tradizione culinaria cambogiana. Vengono allevati all’interno di buchi nel terreno o catturati nelle foreste circostanti. La varietà utilizzata è la “tarantola striata thailandese”, con dimensioni pari a quelle del palmo di una mano umana. Si dice che questa usanza sia iniziata nel paese in tempi di carestia, quando la popolazione cominciò a divorare ragni per disperazione.

I ragni vengono fritti vivi fino a quando le zampe non raggiungano una certa rigidità, senza, però, far colare all’esterno l’interno dell’addome, che alcuni considerano una vera prelibatezza. Il sapore (a quanto dicono i coraggiosi assaggiatori) è delicato ed è simile a quello del merluzzo e del pollo: un mix di consistenza tra il croccante dell’esterno ed il morbido dell’interno.


Medama, gli occhi di tonno in Giappone

Della serie “non si butta via niente”, solo che al posto del maiale in Giappone c’è il tonno. È un cibo molto ricercato, perché, stando ad alcune ricerche, gli occhi di tonno conterrebbero tantissimo Dha (acido docosaesanoico), in grado di potenziare le capacità intellettive.

Negli ultimi anni ha riscosso tantissimo successo, soprattutto tra gli studenti prima degli esami e tra le mamme, che fanno di tutto per convincere i propri figli a mangiarne quanto più possibile per diventare più intelligenti. Tipicamente, i medama vengono bolliti in acqua con zucchero, salsa di soia, mirin e sakè. Il loro sapore assomiglierebbe a quello di un polipo o di un calamaro. 

Cibi ‘horror’: i Beondegi in Corea del Sud

I Beondegi non sono altro che i bachi da seta, bolliti e conditi, utilizzati moltissimo dai coreani come croccante snack spezza fame ultra proteico. Sono un imperativo dello street food coreano, dove spesso vengono offerti dai venditori ambulanti. Si dice abbiano un sapore che ricorda quello del legno o della resina. 


Escamoles e Huitlacoche in Messico

Per finire atterriamo in Messico a scoprire due piatti davvero insoliti e stravaganti. Le Escamoles sono le larve e le pupe delle giganti formiche nere autoctone raccolte dalle piante dell’agave (da cui si distilla la tequila). Sono anche chiamate “insetti caviale” per la loro prelibatezza e dicono abbiano una consistenza simile a quella della ricotta ed un sapore burroso con un retrogusto che ricorda la nocciola. Solitamente vengono utilizzate come condimento per i tacos con guacamole.

L’Huitlacoche, invece, è anche chiamato il “tartufo del mais” per essere il fungo parassita della pannocchia del granturco, che le dona un caratteristico colore violaceo. Si dice abbia un sapore dolce ed affumicato davvero eccezionale, che si sposa perfettamente con tacos e tortillas.

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